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INSIDE LIGUE 1 - Psg Campione. Frena il Lille. Garcia torna a vincere e a credere all'Europa

condividi su facebook condividi su twitter 23-04-2019

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INSIDE LIGUE 1 - Psg Campione. Frena il Lille. Garcia torna a vincere e a credere all'Europa

INSIDEROMA.COM - MATTEO LUCIANI - Passano meno di 4 minuti di gioco e il Marsiglia riesce subito a sbloccare il risultato contro il Guingamp: dalla destra Payet mette al centro per Luiz Gustavo che, dopo un primo tentativo di testa rimpallato, calcia col destro battendo imparabilmente Caillard. All’8’ Payet colpisce di testa sugli sviluppi di un calcio di punizione ma la sfera termina direttamente tra le braccia di Caillard. Al 22’ ancora Payet irrompe sull’assist di Ocampos; Caillard respinge sulla sua linea di porta, il pallone rimane in zona e il capitano dell’OM sfiora solo il palo sul secondo tentativo. Alla mezz’ora esatta di gioco Marcus Thuram serve Roux in profondità, ma il suo destro non inquadra lo specchio della porta difesa da Mandanda. Al 33’ Thauvin colpisce bene con il sinistro, il portiere del Guingamp arpiona la palla in due tempi. Al 40’ l’OM arriva al meritato raddoppio: Thauvin sterza a fondo campo e crossa col sinistro, Ocampos salta tutto solo di testa e schiaccia il pallone sul secondo palo; 2-0 alla fine del primo tempo. A inizio ripresa il Guingamp ritorna in campo con molta più veemenza e riesce così ad accorciare le distanze al 56’, con N’Gbakoto che elude la difesa avversaria e spara di prima intenzione sotto la traversa l’assist di Merghem. Al 63’ il Marsiglia rischia fortemente di subire il 2-2, ma la traversa salva Mandanda sul tiro potente di Thuram, dopo che Luiz Gustavo aveva completamente sbagliato l’intervento. Mendy non trova la porta spedendo alto di testa il cross di Didot. Così il Marsiglia respira, gestisce e chiude definitivamente il match in pieno recupero, quando Germain viene splendidamente lanciato da Strootman e scaglia un destro che supera Caillard per il 3-1 conclusivo. Quarto posto (che significherebbe Europa League) nuovamente raggiunto, in attesa che il Saint-Étienne giochi domani contro il Reims.

Nelle altre partite del sabato di Ligue 1, vince in trasferta anche il Montpellier, che passa 3-1 a Strasburgo. Ospiti in vantaggio al 22’ con Delort che insacca in rete sfruttando una papera del portiere; Mollet raddoppia al 28’ con un mezzo tocco sotto, ma Martinez dimezza le distanze al 34’ con un bel colpo di testa. Delort ristabilisce tuttavie le distanze all’86’, chiudendo così i conti.

I campioni di Francia della stagione 2011-2012 si piazzano al sesto posto in solitaria, staccando il Nizza che perde in casa 1-0 contro il Caen, il quale sale in penultima posizione; Djiku insacca in rete al 74’ sugli sviluppi di un calcio d’angolo. I padroni di casa avevano sbagliato un rigore sullo 0-0, con Walter che si era fatto parare il tiro dagli 11 metri da Samba.

Il Nimes batte in rimonta 2-1 il Bordeaux e ora e scavalca lo Strasburgo al nono posto: Savanier su rigore al 16’ risponde al vantaggio ospite che era stato firmato 3 minuti prima da Maja, poi Ripart ribalta la situazione al 63’ a favore dei padroni di casa.

Quella del Parco dei Principi è invece una notte magica, in cui gioia e tristezza si uniscono dando vita a una girandola emotiva difficilmente replicabile in qualsiasi altra città del mondo. Parigi si preparava infatti ad accogliere nel suo stadio un Psg già campione di Francia, dopo la mancata vittoria del Lille nel pomeriggio di Tolosa. Ma fare solo festa non è possibile dopo quanto avvenuto a Notre-Dame e, dopo le tante offerte giunte in questi giorni per procedere alla ricostruzione di uno dei simboli cittadini per eccellenza, anche il calcio fa la sua parte. C'è l'ottavo titolo della storia da onorare, ma anche una ferita da non dimenticare. E così tutti i giocatori di Tuchel scendono in campo indossando delle magliette senza nome, ma con la scritta "Notre-Dame" ad accompagnare il loro numero. E l'immagine della Cattedrale compare sul petto dei confermati campioni di Francia ma anche sugli spalti, nella coreografia messa a punto dai tifosi. E poi si gioca, contro un Monaco che è invischiato nei bassifondi della classifica e ha smesso i panni della rivale per eccellenza del Psg (cui ha strappato l'unico titolo che dal 2013 a oggi non è finito in riva alla Senna, era il 2017). In campo si assiste così a poco più che una serata celebrativa. Protagonista assoluto è l'uomo simbolo del calcio francese di questi anni, quel Kylian Mbappé che con gli infortuni di Neymar e Cavani ha condotto per mano i suoi al titolo. E il campione del mondo onora il compito anche nella serata che riconsegna il suo Psg agli almanacchi, con una tripletta che parla da sola. La partita si sblocca dopo appena 15 minuti, con Diaby che scappa a sinistra e lancia nello spazio il numero 7, che sbuca in mezzo a quattro difensori che lo inseguono affannosamente ma batte con irrisoria facilità Benaglio. Rony Lopes potrebbe pareggiare, ma è uno scatenato Mbappé che per ben tre volte va vicino al raddoppio, che alla fine arriva: è il 38' e il nazionale transalpino chiede e ottiene due triangoli con Verratti prima e Dani Alves poi, prima di battere Benaglio con il rasoterra. Areola evita con una prodezza su Gelson Martins che il Monaco riapra la partita, poi la ripresa presenta il ritorno in campo di Neymar, invitato di lusso alla festa dell'ottavo titolo. In campo i protagonisti sono però sempre gli stessi: al 53' Mbappé colpisce un clamoroso palo, un minuto dopo viene annullato a Diaby un gol per fuorigioco millimetrico, quindi al 56' arriva il tris. E l'asse è lo stesso del gol precedente, con Verratti che lancia nello spazio Dani Alves e il brasiliano che stavolta appoggia al centro per Mbappé che trova il più facile dei suoi tre gol odierni. Arriva quindi anche la passerella per Cavani, altro infortunato di lungo corso per questo Psg. Il Matador andrebbe anche in gol all'86', ma l'arbitro ferma tutto per giusto fuorigioco. Nel frattempo era arrivato anche il 3-1, siglato all'80' da Golovin sull'unica leggerezza del Psg (sono Kehrer e Marquinhos a combinare un pasticcio al limite dell'area, regalando palla al russo). Ma il senso della serata non cambia: il Psg è campione di Francia e Parigi lo applaude. Mantenendo sempre lo sguardo su Notre-Dame, che sullo sfondo, pur ferita, osserva.

Il Paris Saint-Germain vince il suo ottavo titolo di campione di Francia e per farlo non ha avuto nemmeno bisogno di scendere in campo nella sfida del Parco dei Principi contro il Monaco visto il pareggio nel pomeriggio del Lille a Tolosa. Ed era stato proprio il Lille, eterno secondo in un campionato dominato dal Psg, a rimandare la festa della capolista di una settimana: sette giorni fa nello scontro "diretto" (se diretto si può definire) aveva inferto infatti un'umiliante 5-1 ai futuri campioni di Francia. Ma questa volta i Mastini dell'Alta Francia nulla possono sul campo di un Tolosa che vende carissima la pelle e addirittura rischia di vincere la partita. E infatti nel primo tempo sono Durmaz e Dossevi a sfiorare il vantaggio per i padroni di casa, che poi tremano al 32' quando Ikone sciupa una colossale occasione per il vantaggio del Lille. La partita si accende ulteriormente nella ripresa, con un Gradel scatenato per il Tolosa e il Lille che ci prova con Gabriel e poi troverebbe anche il gol vittoria, che però l'arbitro annulla con l'aiuto del Var: al 62' Thiago Mendes va in gol al termine di una lunga e convulsa azione (con tanto di papera del portiere Reynet), ma un controllo di mano forse involontario ma decisivo in area di Ikone induce l'arbitro ad annullare la rete. A quel punto è solo Pépé a sfiorare il vantaggio per un Lille che nel finale subisce addirittura il palo di Leya e alla fine si deve accontentare di un punto.

Nel pomeriggio pasquale della Ligue 1 c'è stata anche la vittoria del Saint-Etienne sul campo del Reims: un 2-0 di importanza capitale per la corsa all'Europa (i verdi sono al quarto posto, a +2 dal Marsiglia di Mario Balotelli). Il match è stato deciso da due gol per tempo: al 25' è andato a segno Cabella, sugli sviluppi di un rinvio azzardato del portiere Mendy, al 51' una conclusione sottoporta di Nordin ha generato lo sfortunato autogol di Engels che ha fissato il risultato finale.

Il Nantes ha invece battuto l'Amiens per 3-2, con tutte le reti giunte nella ripresa: triplo vantaggio per i padroni di casa, grazie alla doppietta di Coulibaly (49' e 55') e la firma di Rongier (59'). Gli ospiti rimontano nella mezz'ora conclusiva andando a segno con Otero (62') e Timite (77'), ma non basta.

 

Fonte: INSIDEROMA.COM - MATTEO LUCIANI

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