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INSIDE PREMIER – Trittico in vetta alla classifica. L’Arsenal sa solo vincere. Rimonta pazzesca di Mou

condividi su facebook condividi su twitter 08-10-2018

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INSIDE PREMIER – Trittico in vetta alla classifica. L’Arsenal sa solo vincere. Rimonta pazzesca di Mou

INSIDEROMA.COM – MATTEO LUCIANI - Dopo la sconfitta in Champions contro il Barcellona il cammino del Tottenham riparte in Premier dalla sfida al Cardiff. Con una formazione decimata Pochettino si affida al tandem composto da Moura e Kane, la partita è sulla carta abbordabile contro uno dei fanalini di coda del campionato: il Cardiff arriva al fischio d’inizio ancora a secco di vittorie in campionato e con due soli punti in classifica, gli Spurs non vogliono lasciarsi sfuggire l’occasione e partono con il piede premuto sull’acceleratore. Per il gol del vantaggio bisogna aspettare solo l’8’: Sanchez non colpisce bene di testa su un cross di Trippier, Dier però è lesto ad approfittarne e di destro mette in discesa la strada per gli Spurs. Al quarto d’ora c’è bisogno del miglior Etheridge per evitare che la partita vada subito in archivio: il portiere si supera su Sanchez evitando il tracollo ospite. Il Cardiff si sveglia solo a metà frazione, ma il primo squillo potrebbe essere subito determinante se non fosse per l’intervento di Alderweireld che salva sulla linea dopo il pallonetto di Murphy.  Prima dell’intervallo c’è tempo per le occasioni di Moura, clamoroso errore da due passi, e di Son, che manda alto sopra la traversa. Nella ripresa il rosso diretto per Ralls spiana la strada al Tottenham, i padroni di casa spingono ancora ma senza sbilanciarsi. Gli Spurs amministrano fino al triplice fischio finale che li porta a quota 18 in classifica. 

Il Leicester prova ad approfittare di un buon periodo di forma, al King Power Stadium però arriva un Everton determinato nel voler fare la partita. Gli ospiti conducono i giochi e riescono anche a trovare il gol del vantaggio al 7’ grazie a un destro da buona posizione di Richarlison. La formazione di Puel però non perde la testa e, superato l’avvio arrembante dell’Everton, raggiunge il pari sul finale della prima frazione: è il 40’ quando Ricardo Pereira salta due volte Kenny e conclude al termine di una lunga corsa palla al piede. A inizio ripresa però arriva il secondo giallo per Morgan che lascia in dieci i padroni di casa, l’Everton ringrazia e trova il nuovo vantaggio con Sigurdsson al 77’ senza più concedere al Leicester di cercare il possibile pari. 

Continua a non trovare continuità di risultati il Crystal Palace, ma soprattutto resta ancora a secco di vittorie interne in campionato: al Selhurts Park finisce 0-1, il Wolverhampton non si ferma più e resta in scia positiva trovando il sesto risultato utile consecutivo in Premier. Il primo tempo vede il lungo possesso palla dei padroni di casa, che faticano però nel creare grandi occasioni da rete. Nella ripresa ci pensa Doherty, al 56’ a trovare l’angolo giusto di destro da posizione defilata: il Wolverhampton trova il vantaggio e resiste all’assalto del Leicester fino al novantesimo. 

Dopo un avvio di gara favorevole agli ospiti, a sbloccare il match è il Burnley, grazie al colpo di testa di Vokes (20’). L’Huddersfield non si arrende, però, e nella ripresa riesce a concretizzare la pressione offensiva con la rete del pareggio di Schindler (66’), ancora di testa. 

Senza storia il match tra Watford e Bournemouth, con gli ospiti che travolgono 4-0 la formazione di Garcia. Dopo la rete iniziale di Brooks (14’), la gara inizia a incanalarsi sui binari giusti al 32’, quando King viene atterrato in area da Kabasele e il direttore di gara concede calcio di rigore ed estrae il secondo giallo al giocatore locale. Dal dischetto lo stesso King non sbaglia e fa 2-0 (33’). Nel finale di tempo arriva anche il 3-0, grazie al colpo di testa di King (45’). Ad inizio ripresa, Wilson mette il lucchetto definitivo al match (47’): Bournemouth che sale a quota 16 punti.

Rimonta da urlo per il Manchester United di Mourinho nell’8ª giornata di Premier League: Kenedy (7’) e Muto (10’) lanciano il Newcastle di Benitez all’Old Trafford, ma Mata (70’), Martial (76’) e Sanchez (90’) firmano il 3-2. Il futuro dello Special One, però, resta comunque incerto. Secondo i tabloid l'esonero potrebbe arrivare comunque indipendentemente dall'ultimo risultato. A fine partita i tifosi hanno scelto di restare al fianco del portoghese intonando il suo nome.

Finisce in parità il big match dell'ottava giornata di Premier League. Ad Anfield è 0-0 tra Liverpool e Manchester City, ma gli ospiti possono recriminare perchè al minuto 85 Riyad Mahrez ha fallito il rigore del possibile vantaggio, poi l'algerino è stato abbracciato comunque a fine partita da Pep Guardiola. La squadra di Jurgen Kloppe quella del catalano salgono insieme a 20 punti e raggiungono il Chelsea vittorioso a Southampton. Secondo pari consecutivo per i Reds, che mantengono l'imbattibilità casalinga contro i Citizens: 18 partite consecutive senza perdere in partite ufficiali.

Il Chelsea di Sarri deve tornare a vincere dopo i due pari consecutivi contro West Ham e Liverpool e prende da subito il comando delle operazioni, anche senza esasperare troppo i ritmi. Il Southampton per venti minuti praticamente non esce mai dalla propria metà campo, impaurito soprattutto dalle scorribande di Hazard, poi inizia a ripartire con efficacia e a metà prima frazione anzi ha l’occasione per sbloccarla, ma Ings, tutto solo, manda alto. I ‘Blues’ capiscono di dover accelerare e Barkley, dopo un recupero sulla trequarti offensiva, manda in porta Hazard per l’1-0. Chelsea che poi flirta con il raddoppio e chiede un rigore ingiustamente non concesso per atterramento di Giroud. A inizio ripresa ci provano i Saints, con Bertrand che cestina un’altra ottima occasione, poi Barkley trova il raddoppio capitalizzando un assist di Giroud. Da lì gli uomini di Sarri vorrebbero gestire con tranquillità ma non ci riescono, il Southampton ci mette tutto quello che ha e Kepa deve intervenire due volte alla grande, prima mandando sulla traversa una staffilata di Redmond, quindi su una gran botta di Ings. Nel finale, arriva comunque il tris di Morata, entrato nella ripresa, ispirato da Hazard.

L’Arsenal vuole la sesta vittoria consecutiva in campionato, Emery rinuncia dal primo minuto ad Aubameyang, fermato in settimana dall’influenza, schierando Iwobi, Welbeck e Mkhitaryan alle spalle di Lacazette. Ma i Gunners devono fare attenzione alla qualità offensiva del Fulham: Vietto scalda subito i guanti di Leno, Mitrovic è chiuso miracolosamente in angolo da Le Marchand. Ritmo indiavolato dei Cottagers nella prima fase, l’Arsenal fatica ma si aggrappa alla qualità dei suoi interpreti. Il solito Lacazette, poco prima della mezz’ora, è chirurgico nel chiudere con una gran girata un’azione splendida rifinita da Monreal, poi Mkhitaryan va vicino subito dopo anche al bis, ma è meno preciso del compagno. Proprio Monreal però, con un rinvio sbagliato, propizia a fine prima frazione il pari di Schurrle, imbeccato da Vietto e bravo a scavalcare Leno. Nel secondo tempo, l’Arsenal entra determinato a vincerla: Bettinelli deve compiere un miracolo su Bellerin, poi deve però arrendersi alla seconda prodezza balistica di Lacazette, che lo fulmina da fuori area con un destro fantastico di prima intenzione. Il terzo gol dei Gunners è addirittura meraviglioso: azione praticamente tutta di prima avviata da Lacazette, il gol lo confezionano i due neo entrati Aubameyang e Ramsey che la mette dentro di tacco sul cross del gabonese. Azione da vedere e rivedere, che si candida già a gol dell’anno. Si spalancano praterie a quel punto per gli uomini di Emery, che dilagano: Aubameyang mette il punto esclamativo con la rete del 4-1, anche lui con un pregevole stop e tiro, per poi realizzare anche il 5-1 in diagonale. Sono sei consecutive in campionato e nove in tutte le competizioni per Emery e i suoi, che arrivano a ridosso della vetta. Nella lotta per la Premier, forse, si dovrà fare i conti anche con loro

Fonte: INSIDEROMA.COM – MATTEO LUCIANI

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