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INSIDE PREMIER - Il Liverpool torna primo (per ora). Chelsea ancora ko. In FA Cup, ribaltone City e caduta United

condividi su facebook condividi su twitter 18-03-2019

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INSIDE PREMIER - Il Liverpool torna primo (per ora). Chelsea ancora ko. In FA Cup, ribaltone City e caduta United

INSIDEROMA.COM - MATTEO LUCIANI - Turno di Premier League praticamente dimezzato per i Quarti di Finale di FA Cup. In Premier si svolgono le gare: Bournemouth-Newcastle, Burnley-Leicester, West Ham-Huddersfield, Fulham-Liverpool ed Everton-Chelsea.

Pareggio nella sfida del Vitality Stadium tra Bournemouth e Newcastle. A sbloccare il risultato sono gli uomini di Rafa Benitez che vanno all'intervallo in vantaggio per 0-1. Ad inaugurare il tabellino dei marcatori del match è il solito Rondon con un gol allo scadere della prima frazione di gioco. Nella ripresa il Bournemouth riesce a ribaltare il risultato con una doppietta di King prima su penalty, poi su assist di Solanke. La beffa per i padroni di casa arriva a tempo scaduto con il gol di Ritchie che vale il pari. Per gli ospiti si tratta del terzo punto nelle ultime sette partite lontane da Newcastle. Il Bournemouth rinvia l'appuntamento con la vittoria in casa che manca dal 4-0 al Chelsea del 30 gennaio.

Il Leicester si impone per 2-1 in casa del Burnley grazie a un gol al 90' di Morgan. La partita si era anche messa male per le Foxes in 10 uomini dal 4' causa espulsione di Maguire per fallo da ultimo uomo. Nonostante l'inferiorità numerica gli uomini di Rodgers riescono anche a portarsi in vantaggio con un gol di Maddison alla mezz'ora. La reazione del Burnley è immediata con Mc Neil che riporta la situazione in parità. La partita scorre sui binari dell'1-1 fino al 90' quando Morgan riesce a sfruttare al meglio l'assist di Tielemans e regalare ai suoi i 3 punti. Quarto ko di fila in Premier per il Burnley; il Leicester ritrova la vittoria in trasferta che mancava dal giorno di Capodanno (0-1 in casa dell’Everton).

Il Liverpool trema a Craven Cottage, ma riesce a battere per 2-1 il Fulham dopo essersi fatto recuperare il gol segnato da Sadio Mané al 26'. Un erroraccio difensivo dei Reds provoca infatti il pareggio al 74' dello spietato ex Ryan Babel. Poi all'82' arriva il gol vittoria dal dischetto, quando James Milner trasforma il rigore concesso per un ingenuo fallo del portiere Sergio Rico su Mané. Reds di nuovo momentaneamente in testa alla Premier.

Brutta sconfitta per il Chelsea sul terreno di Goodison Park, a Liverpool, nella 31/a giornata della Premier League. La squadra di Maurizio Sarri si è arresa per 2-0 all'Everton, ma poteva tornare a casa con un fardello ancora più pesante sul groppone. I gol del successo per la seconda squadra di Liverpool sono stati messi a segno al 4' della ripresa da Richarlison e al 27' da Gylfi Sigurdsson. Lo stesso islandese, qualche attimo prima, aveva fallito un calcio di rigore. Per i 'Blues' è una battuta d'arresto che fa male: restano, infatti, al sesto posto e a -1 dal Manchester United che però ieri non ha giocato il derby contro il Manchester City, visto che era impegnato nei quarti di FA Cup.

Emozioni, gol e spettacolo nella sfida di Londra tra il West Ham e il fanalino di coda Huddersfield. Si parte subito forte con due gol nel giro di tre minuti al quarto d'ora di gioco: al vantaggio dei padroni di casa con Noble su rigore risponde l'Huddersfield con Bacuna. Prima dell'intervallo gli ospiti passano in vantaggio con Ahearne-Grant. Alla ripresa è ancora il 21enne inglese dell'Huddersfield ad andare a segno portando i suoi sull'1-3. Il doppio passivo scuote i londinesi padroni di casa che accorciano le distanze con il nostro Angelo Ogbonna al 75' e ribaltano il risultato nei minuti finali del match con Chicharito Hernandez in gol due volte all'84' e nei minuti di recupero. Finisce 4-3 per i padroni di casa al London Stadium. Con il successo odierno il West Ham mantiene la striscia positiva in casa nel 2019 in campionato: 4 vittorie e 2 pareggi. Per l'Huddersfield si tratta della 23esima sconfitta stagionale in Premier League, il nono ko nelle ultime 10 partite in trasferta nel campionato inglese.

Il Manchester United nel 2018 è arrivato fino a Wembley e fino alla finale di FA Cup, uscendo sconfitto però dall’atto finale contro il Chelsea di Antonio Conte. Per il 2019 i progetti dei Red Devils prevedono come minimo un ritorno nello stadio londinese, dove si giocheranno semifinali e finali, sperando naturalmente in un esito opposto rispetto a quello di un anno fa. Tappa obbligata per ritornare a Londra, però, sono i quarti di finale contro un Wolverhampton che in Premier League è la prima squadra dietro alle magnifiche sei, tutte uscite con il sorriso dall’ultimo turno di coppe europee. Impegno quindi tutto meno che agevole e lo United si accorge in fretta che i Wolves sono pronti a giocare in branco come i lupi, simbolo del club. Solskjaer sceglie il rombo e senza Sanchez e Lukaku, infortunati, piazza Martial e Rashford con alle spalle Lingard. Per Nuno Espirito Santo, invece, tre centrali, cerniera da tre a centrocampo e due laterali per scoraggiare ancora di più lo United nella ricerca di una giocata in verticale, senza comunque scordarsi la fase offensiva, quando si può. Vedere per credere l’unica vera occasione del primo tempo che arriva al 42’ ed è per i Wolves, con Ruben Neves che illumina per Diogo Jota, ma Romero, arriva fino al limite dell’area pur di non lasciare specchio libero per la conclusione che così può respingere senza troppi affanni. Si riparte e in campo ci sono più ritmo e intensità. Lo United prova ad avanzare con più uomini e maggiore convinzione, ma è Romero a dover parare per mantenere lo 0-0, soprattutto su un colpo di testa di Raul Jimenez a colpo sicuro, deviato sulla parte superiore della traversa da una mano del portiere di Solskjaer. L’attaccante dei Wolves, però, alla fine riesce a bucare Romero al 70’, con un gran destro in girata da dentro l’area che passa a fianco di un paio di difensori e sprigiona tutto l’entusiasmo del Molineux. Pochi minuti e al 76’ Ruben Neves trova in contropiede Diogo Jota che fa fare una brutta figura a Shaw, sulla corsa e sul fisico, prima di calciare forte sul primo palo e mettere due gol tra sé, i suoi compagni e tutto il Manchester United. Red Devils che non fanno in tempo a mettere del tutto a posto le idee che Lindelof si becca il rosso diretto per un’entrata vicino alla linea di fondo su uno scatenato Diogo Jota. Il VAR riguarda quel che è successo e induce Atkinson ad attenuare la sanzione, con il rosso che retrocede a giallo per il difensore ex Benfica. La squadra di Solskjaer però non ha ritmo e qualità a sufficienza per sperare di prolungare la gara ai supplementari con una doppia rimonta e riesce solo a trovare al 95’ con Rashford un gol buono solo per statistiche e tabellini.

Da una parte lo Swansea, 15esimo nella Serie B inglese, dall’altra il Manchester City, capolista della Premier League e reduce da una notte dirompente in Champions League. Se il quarto di finale di FA Cup del Liberty Stadium si dovesse giocare solo guardando questi pochi dati non ci dovrebbe essere partita. E i primi 15 minuti di gioco sembrano lasciar presagire un City che domina e uno Swansea che prova a resistere a tutti i costi. La squadra di Guardiola punisce la scelta dei gallesi di pressare fino all’area di Ederson, uscendo con il palleggio dal basso e spalancandosi spazi da aggredire con Sane, Mahrez, Gabriel Jesus e a turno Bernardo o David Silva. Il tedesco e l’ex Monaco, però, non sono abbastanza spietati dentro l’area e allora, all’improvviso, è lo Swansea a portarsi avanti nel punteggio. Al 20’ Roberts corre e viene premiato, controllo a prendere il tempo a Delph che lo stende in area per un calcio di rigore impossibile da non fischiare. Grimes manda il pallone da una parte, Ederson dall’altra e dice 1-0 Swansea. I gallesi a questo punto si mettono a difendere tutti insieme più bassi, pronti a ripartire se ne hanno l’occasione. Il raddoppio, però, che arriva al 29’, nasce con un’azione in cui è lo Swansea a fare il City: dal portiere Nordfeldt al destro a giro di Celina che batte ancora Ederson ci sono cinque passaggi da grande squadra. Facce incredule per tutti sugli spalti, anche se per motivi diversi. Prima dell’intervallo i due Silva, prima Bernardo e poi David, provano almeno a dimezzare lo svantaggio, ma la palla non ne vuole sapere di entrare. Nella ripresa il dominio territoriale del Manchester City si accentua fino all’estremo. Guardiola cerca idee diverse in avanti e chiama dalla panchina Sterling e Aguero, perché il possesso palla dei suoi è tanto continuo quanto inefficace. Lo Swansea paga lo sforzo fisico e mentale per chiudere ogni buco e al 70’ Bernardo Silva dimezza lo svantaggio con un sinistro imprendibile, dritto all’angolo. Il pallone gli arriva da Aguero e l’ingresso del Kun è decisivo per il Manchester City che passa a due punte e costringe lo Swansea a cambiare, con tre centrali per ricreare superiorità difensiva. I gallesi però sono stremati e i Citizens insistono, battenti come la pioggia che cade sul Liberty Stadium. Anche Sterling al 78’ cade in area su un contatto dubbio, ma per Marriner è calcio di rigore e senza VAR è un fischio di sola andata. Dal dischetto Aguero colpisce il palo interno e poi la schiena di Nordfeldt che così si mette in porta da solo il pallone del 2-2. Il Kun però non ha ancora finito e decide di risolvere da solo la situazione all’88’, con un colpo di testa che buca il portiere dello Swansea sul primo palo su un cross delizioso di Bernardo Silva. Gol che però sarebbe da annullare perché Aguero è in fuorigioco, ma il guardalinee non vede e senza tecnologia non si torna indietro. Guardiola invece può guardare avanti con fiducia: il suo City è ancora in corsa per vincere Premier League, Champions League e FA Cup.

La prima squadra in ordine temporale a prenotare un posto a Wembley per le semifinali di FA Cup è il Watford che in un altro scontro tra squadre di Premier League batte in casa il Crystal Palace 2-1. Vantaggio dei padroni di casa con Capoue che al 27’ mette il piede nel momento giusto su un pallone vagante in area e sblocca la gara. Eagles che pareggiano al 62’ con Batsuayi che ruba palla ed è freddo davanti alla porta. Watford che però torna avanti con il gol vittoria di Gray che con un tocco ravvicinato, sporco ma efficace, regala al 79’ vittoria e passaggio del turno. La quarta squadra che completerà il quadro delle semifinali uscirà dalla sfida tra Milwall e Brighton.

Fonte: INSIDEROMA.COM - MATTEO LUCIANI

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