Pillole di saggezza

Pallotta e la settimana decisiva della Roma, servirà il carisma del Presidente per tornare in alto

condividi su facebook condividi su twitter 07-12-2015

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Pallotta e la settimana decisiva della Roma, servirà il carisma del Presidente per tornare in alto

Dopo oltre 170 giorni il presidente della Roma James Pallotta, sabato scorso è ritornato a Roma; mancava dal giorno della conferenza stampa mattutina (eravamo a giugno) dove lo stesso presidente lanciò alcuni segnali importanti, sia dal punto di vista tecnico, con la conferma di Garcia, sia per altri aspetti economici e commerciali, parlando dello stadio e dei rapporti con la Nike. Sbarcato con il suo aereo privato al terminal di Ciampino, Pallotta ha rilasciato solo alcune battute ai cronisti presenti, dicendo di non aver visto la partita perchè in aereo «Era buono il rigore? Per niente» il suo commento per aggiungere - «Sono piuttosto arrabbiato, non sono soddisfatto, ma le cose si aggiusteranno» finale sulla chiusura dedicata al dossier sul nuovo stadio e sulle problematiche del tifo e della curva Sud«Avremo molti meeting in settimana riguardo a questo tema. Se vedrò anche il prefetto Gabrielli per discutere della Curva Sud? Sì».

Dal giorno del suo sbarco nella capitale, per come raccontano le cronache, il presidentissimo della Roma, si è rinchiuso nel suo bunker romano, il prestigioso Hotel de Russie, dove uno dietro l’altro, ha incontrato i sui manager di fiducia, Zanzi, Baldissoni, Sabatini e la consigliera del Cda Navarra, per fare un punto della situazione. Niente visita a Trigoria, dove la squadra sta preparando il decisivo match di CL contro il Bate Borisov.

Stupisce il fatto che lo stesso presidente, non abbia ancora fatto la conoscenza, almeno a livello personale di alcuni giocatori arrivati nella sessione di calciomercato estiva, come i vari Dzeko, Salah, Digne, Szczesny tutti giocatori arrivati tra fine luglio ed agosto quando Pallotta non era nella capitale ma a Boston. Ci sorprende questa inusuale freddezza del maggiore azionista e presidente di AS Roma che (almeno dalle cronache ufficiali) manca dall’Headquarters di Trigoria da Febbraio 2015.  

Ma soprattutto manca alla squadra ed ai tifosi, quella dose di entusiasmo che lo stesso presidente ha dimostrato di portare in dote, in ogni suo viaggio nella capitale, specialmente in questo momento poco piacevole e molto confuso, dove ogni componente della stessa società è praticamente in pre-crisi: con la parte tecnica ed il trainer Rudi Garcia, praticamente commissariato da giugno, alla ricerca spasmodica di quella continuità di risultati che manca da alcune settimane con la Champions League in bilico ed una classifica in campionato che non rispetta quanto di buono fatto in sede di calciomercato: da aggiungere poi il nervosismo di alcuni elementi della rosa, Florenzi su tutti ed il periodo decisamente no proprio di alcuni “Top Player” arrivati in estate, Edin Dzeko su tutti.

Lo stesso Pallotta dovrà far chiarezza e chiedere un cambio di marcia ai suoi manager per quella svolta nel marketing e nel dipartimento legato all’aspetto commerciale, vero punto debole della società, leggendo i bilanci; con un main sponsor che manca da quasi 3 anni ed altri aspetti che probabilmente hanno deluso anche il “capo”, nonostante la sua dichiarata serenità.

Oltre al dipartimento tecnico-sportivo e a quello commerciale, Pallotta dovrà sistemare la pratica all’iter del nuovo stadio ma soprattutto dovrà prendere per le corna, provando a risolverla, la spiacevole rottura tra la stessa società ed i tifosi della curva sud, di cui probabilmente la Roma è parte lesa; ma su questo argomento il presidente dovrà, in maniera decisa, fare un passo avanti e prendere una posizione definitiva, facendolo dal vivo e non attraverso la chat di Facebook o in diretta radiofonica sui canali ufficiali della società.

Insomma una settimana intensa, quella che si prospetta al presidente da oggi fino al suo ritorno negli States, tanti sono gli incontri e le situazioni da provare a risolvere; non sarà facile ma siamo certi che il presidente riuscirà nel suo intento, sperando che il suo tour romano sia proficuo. Per vincere servirà che tutte le componenti viaggino sulla stessa linee retta, società, squadra e tifosi: i traguardi sono tutti a portata di mano, ma serve l’intervento deciso di Pallotta

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