La Liga vuole blindare il presidente Tebas per non farlo diventare ad della Lega Serie A

La Liga accelera per blindare il suo presidente Javier Tebas, candidato alla carica di nuovo ad della Lega Serie A. L’assemblea dei 40 club spagnoli di oggi servirà per ratificare l’adeguamento contrattuale (eguagliata l'offerta italiana, con una clausola anti-concorrenza per impedire di assumere altri incarichi 'concorrenziali' per 2 anni in caso di licenziamento).

Queste, invece, le parole dello stesso Tebas:

"Non ho preso alcuna decisione in merito al fatto di restare in Spagna o di accettare l’offerta italiana: questa è un’iniziativa dei club di Liga e Segunda che non controllo e sulla quale non ho alcuna informazione. E infatti non sarò nemmeno presente in sede per l’assemblea. Vedremo cosa succede domani (oggi, ndr), sono in attesa anche io".

Votano 40 membri, cioè i club di prima e seconda divisione ed anche se Barcellona e Siviglia hanno due squadre, avranno diritti ad un voto a testa.Negli anni, Tebas si è fatto qualche "nemico" in Liga, visto anche il suo decisionismo sulle politiche collettive, ma è impensabile che non si arrivi ai 21 voti necessari. Il manager,non chiude la porta all’Italia, come testimonia il fatto che non abbia interrotto i contatti con il cacciatore di teste Egon Zehnder. Se Tebas restasse in Spagna, l'alternativa più concreta sarebbe di De Siervo, capo di Infront (Kahale era il terzo candidato a.d.).