Calcio Internazionale

Rudi Garcia vola. Eppure in Francia il suo Marsiglia non piace

condividi su facebook condividi su twitter Di: Matteo Luciani 13-12-2017 - Ore 19:17

|
Rudi Garcia vola. Eppure in Francia il suo Marsiglia non piace

INSIDEROMA.COM – LUCIANI - 20 ottobre 2016: l’ex tecnico giallorosso Rudi Garcia viene scelto dal nuovo e ambizioso proprietario statunitense dell’Olympique Marsiglia, Frank McCourt, per guidare una squadra derelitta, occupante addirittura il dodicesimo posto in classifica.

Giugno 2017: il club marsigliese termina la stagione in Ligue 1 con un dignitosissimo quinto posto finale, valido per l’accesso all’Europa League della stagione 2017/2018.

Dicembre 2017: grazie anche ad una campagna acquisti di livello, che ha visto sbarcare a Marsiglia giocatori di livello quali Mitroglou, Thauvin, Luiz Gustavo, Germain, Rami e Amavi, la squadra veleggia nelle primissime posizioni di quello che potremmo definire il ‘campionato degli umani’, ovvero quella Ligue 1 dalla quale resta escluso il PSG dello sceicco e, soprattutto, del trio Neymar-Cavani-Mbappé.

Tutto lascerebbe intendere che in Francia, ma soprattutto a Marsiglia, a Rudi Garcia vengano stesi degli eleganti tappeti rossi. Invece, non è affatto così.

Basta fare un giro su molti organi d’informazione transalpini per capire l’aria che tiri attorno all’ex allenatore della Roma. BeSport.com, ad esempio, riferendosi all’OM, parla di squadra “non brillante, con un contenuto tecnico all’interno delle partite molto spesso deludente.”

Al centro delle polemiche finiscono, in particolare, le scelte tattiche del tecnico di Nemours: “I risultati sono più che buoni ma il gioco lascia chiaramente a desiderare ed è farraginoso, al punto che alcuni paragonano l'Olympique di Garcia a quello di Baup (tecnico dei biancoazzurri nella stagione 2012/2013, accusato di essere eccessivamente ‘catenacciaro’ ndr)”.

A leggere certe esternazioni, verrebbe in primis da pensare che, in quanto italiani, siamo in buona compagnia; dal momento che lo spettacolare Napoli di Sarri viene criticato aspramente per l’uscita dalla Champions (quindi: grande gioco ma mancanza di risultati) mentre la Juventus di Allegri e l’Inter di Spalletti sono poste sotto la lente d’ingrandimento dei media poiché ai risultati positivi non accompagnano un gioco degno di nota.

Qual è, dunque, l’appunto principale che la stampa d’oltralpe muove nei confronti di Garcia? Il suo essere “troppo prudente”.

Il suo Lille e la sua Roma vengono definiti talmente belli da essere stati “seducenti” in passato. Il suo OM, no: è noioso. A Marsiglia, evidentemente, sono di ‘bocca buona’ e, oltre ai punti (che, comunque, sono richiesti), deve essere dato alla squadra pure un gioco spumeggiante; quello del ‘Loco’ Marcelo Bielsa, per esempio, ex ancora oggi molto rimpianto da quelle parti.

La mossa tattica che ha portato a questo ‘j’accuse’ è stata principalmente il cambio di modulo da parte di Garcia, passato dal 4-3-3 ad un più conservativo 4-2-3-1, con Luiz Gustavo e Zambo Anguissa inseriti nell’undici titolare, davanti alla difesa, per conferire maggiori muscoli alla squadra.

In conclusione, l’allenatore romanista delle dieci vittorie nelle prime dieci giornate della stagione 2013/2014, viene così descritto: “Garcia ha una reputazione come allenatore offensivo ma guida una squadra dal gioco troppo laborioso, che si affida al suo ‘personaggio’ in panchina e alle sue individualità in campo perché il tecnico sembra essersi adattato pragmaticamente alla situazione rinunciando a determinati principi.”

Fonte: INSIDEROMA.COM – LUCIANI

Hai apprezzato questo articolo?
Puoi sostenere Insideroma aderendo al progetto di crowdfunding!

Partecipa!

commentiLascia un commento

Nome:  

Invia commento

chiudi popup Damicom